una poesia di Marco Cavallero, illustrata da Domenico Laghezza

Caro lettore,

ho chiesto a Marco Cavallero una poesia sul Natale, sull’atmosfera di questo Natale per la precisione.

Il secondo Natale pandemico.

Non so tu come la pensi, ma io non vedo le cose migliorare, anzi…

Le persone sono deluse, impaurite, impoverite soprattutto spiritualmente.

La speranza, anche questa a ondate, viene alimentata da una certa propaganda sanitaria, virologica, statale, commerciale, di intrattenimento.

Ma cosa sta succedendo veramente?

Sai rispondermi?

Secondo me bisogna fare un passo indietro, osservare cosa si prova in questo momento, cosa si porta agli altri, cosa si desidera con il cuore, con l’amore.

Parola quest’ultima molto abusata.

Questi giorni saranno per me giorni di raccoglimento personale.

Sono i più brevi dell’anno, i più oscuri e poi si spera che la luce tornerà.

Auguro quindi un Natale di raccoglimento vero, di ritrovarsi uomini.

Approfitto per ringraziare Marco e Domenico per la loro creatività e la loro arte e per quanto hanno fatto per Le Storie di Nina.

Hanno creato Storie in Versi e Per Immagini.

Grazie.

Ti dono questa poesia per darti uno spunto di riflessione e per il raccoglimento che in questi giorni rappresentano il più grande regalo che ti puoi fare.

Ciao, al prossimo Natale!

LA NOTTE DELLA COMETA 

Se cerchi un Presepe
Fra queste strade scintillanti
Di luci artificiose
E cartelloni irridescenti

Non lo troverai

Sotto i portici eleganti
Invano una bimba cerca
La vetrina stipata
Di balocchi e profumi
Ma quella svolta
Sì avvita all'angolo
Di un'altra leggenda

E nel cielo sfavilla una cometa

Mamma, é la cometa?
Un aereo che atterra, cara.

Al cassonetto
Una randagia partorisce
I suoi gattini

Mamma li prendiamo?
Non essere sciocca, cara

Il Presepe
Non abita più qui.

 

 

 

 

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