Specchio d’infanzia
Una poesia di Marco CavalleroFotografia di Graziella Brusa SPECCHIO DI INFANZIA Anche gli specchi sanno essere traditoriRaccattato sotto il porticoL’attaccapanni del nonnoNe incorniciava uno al nitrato d’argento Malato di striature e di caduteNella fatica del trasporto e del restauro Polvere e sporco lo facevano silenteE opaco.Ma uno sguardo involontarioApre istantaneo un mondo perdutoE dallo specchio un io bambinoTi guarda e ti chiede Che ne hai fatto?Che ne hai fatto di quel soleChe dalle persiane serrate Diceva del silenzio del meriggioAl ronzio di vespe e calabroniNella camera in penombra Muri scrostati e ridipinti Disegnavano carte geografiche Di terre ignote e incompiute In attesa di viandanti indagatoriERead More →